Q ando pensate ad un marchio storico, cosa vi viene in mente?

Se siete appassionati di automobili forse il cavallino rampante della Ferrari. Se invece fate parte del rutilante mondo della moda e del fashion starete pensando alle due CC intrecciate di Chanel oppure alle LV di Luis Vuitton.

Questi sono tutti “logotipi”, che il dizionario descrive come:

Un gruppo di due o più lettere fuse in un unico pezzo.

Nel linguaggio pubblicitario i logotipi indicano il modo e il design, in cui sono tracciati i segni grafici del nome di una specifica azienda.

Solitamente ne costituiscono il marchio, permettendo d’identificarlo in modo inequivocabile e di distinguerne i prodotti fra tanti altri.

Normalmente in campo pubblicitario la parola logotipo è abbreviata in logo.

Cos’è un marchio d’impresa?

Dopo aver detto cos’è il logo e prima di spiegare cosa s’intende per marchio storico, è necessario anche chiarire cos’è il marchio d’impresa.

Riportiamo la definizione data da Unioncamere:

Il marchio d’impresa è un segno distintivo che serve a contraddistinguere i prodotti o servizi che un’impresa produce o mette in commercio da quelli di altre imprese. Qualsiasi segno, purché rappresentabile graficamente, può essere adottato come marchio: in particolare possono costituire oggetto di marchio le parole, i disegni, le lettere dell’alfabeto, le cifre, i suoni, le combinazioni di colore o tonalità cromatiche e la forma di un prodotto o una confezione (marchio tridimensionale) anche in combinazione tra loro.

Registrare e depositare il marchio d’impresa in uno degli Uffici Brevetti delle Camere di Commercio Italiane dà il diritto esclusivo di utilizzarlo, consentendo al proprio titolare d’impedire a terzi di usarlo impropriamente o senza il suo consenso.

Questi diritti derivanti dalla registrazione del marchio durano dieci anni.

La registrazione può essere rinnovata per lo stesso marchio per ulteriori dieci anni, purché la domanda sia presentata entro i dodici mesi precedenti la scadenza del decennio in corso o nei sei mesi successivi con l’applicazione della soprattassa.

Noi recentemente abbiamo depositato un marchio che si definisce “denominativo”, quindi costituito solo da parole, senza segni grafici, che è Museo d’impresa virtuale® sulla base alla nuova Classificazione internazionale dei prodotti e dei servizi ai fini della registrazione dei marchi italiani (comunemente denominata “Classificazione di Nizza”).

Cosa s’intende per marchio storico?

Il marchio che abbiamo depositato recentemente, non è ovviamente un marchio storico, ma solo un marchio registrato, tutelato dalla legge: ecco perchè c’è una piccola lettera R all’interno del cerchio!

Il marchio storico non è solo un logo depositato da molto tempo presso Ufficio italiano Marchi e Brevetti (UIBM).

Come lo abbiamo registrato noi, in passato un’infinità di aziende hanno depositato marchi e non solo aziendali, ma specifici dei loro prodotti, perchè fossero tutelati.

Il marchio storico quindi non è semplicemente quel logotipo che vanta qualche decennio o oltre 50 anni dalla registrazione, ma è il simbolo che ha resistito alla prova del tempo, che ancora oggi permette d’identificare l’azienda e il suo prodotto, rappresentandoli come elementi distintivi di storia, innovazione e adattamento.

Questi marchi in alcuni casi hanno attraversato ere, dalla rivoluzione industriale all’era digitale, mantenendo la loro rilevanza e posizione sul mercato.

Solo per ricordarne alcuni, che hanno resistito a guerre, crisi economiche e rivoluzioni tecnologiche:

  • Coca-Cola
  • Ford
  • Rolex

La loro capacità di adattarsi e rimanere rilevanti nel corso degli anni li ha resi veri e propri pilastri nel loro settore e questo fa capire come i marchi storici siano formidabili strumenti di business: nessuno si sognerebbe mai di abbandonarli o di cambiarli.

Perché il marchio storico è importante per il business?

Le parole chiave per rispondere sono:

  • fiducia
  • riconoscibilità
  • vantaggio competitivo

I consumatori tendono infatti a fidarsi di ciò che conoscono.

Un marchio storico porta con sé un’eredità di qualità e affidabilità.

Quando i consumatori vedono un marchio che riconoscono da decenni o addirittura da secoli, sono più propensi a fidarsi e scegliere quel prodotto o servizio.

Per quanto invece riguarda il vantaggio competitivo è evidente che in un mercato affollato come quello attuale, avere un marchio storico può fare la differenza negli scaffali dei supermercati o nel mercato globale.

I nuovi marchi devono investire pesantemente in marketing e pubblicità per farsi conoscere, mentre i marchi storici godono di una riconoscibilità praticamente automatica.

Nuove opportunità nell’era digitale e agevolazioni economiche

La nostalgia è un potente motore emotivo e un marchio storico, corredato da un adeguato storytelling aziendale, può sfruttare questo sentimento, evocando ricordi ed emozioni positive e influenzando fortemente le decisioni d’acquisto dei consumatori.

Un marchio che è sul mercato da decenni, in alcuni casi da secoli, è percepito come sinonimo di qualità: oggi però i consumatori vogliono di più, per cui è necessario corredarlo anche d’informazioni storiche.

La necessità di avere una presenza online forte, di adattarsi ai social media e d’interagire con una nuova generazione di consumatori, deve spingere detentori di marchi storici ad innovare e rinnovare, ma nel solco di una tradizione e della loro storia, interagendo con i consumatori e facendo dello storytelling un punto di forza.

Infine si deve tenere presente che Unioncamere, Regioni e Ministero propongono periodicamente bandi per supportare le PMI nella tutela dei marchi attraverso specifiche misure.

Fate in modo che il vostro marchio storico sia solo l’inizio di uno storico successo!

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