Hai mai provato a cercare uno o più Musei su Linkedin italiani? Starai pensando:

Perché dovrei farlo, li cerco direttamente sul Google!

La tua affermazione è corretta e fai benissimo a cercarli direttamente su Google, ma è proprio questo il punto.

Quanti Musei troverai su Google, che quindi hanno un sito e soprattutto che questo sito sia gestito in modo tale da essere nelle prime posizioni del rank di Google, quindi che lavori sulla SEO in modo professionale? E’ ovvio che se cerchi Musei Vaticani, li trovi, sempre sapendo che si chiamano così, ma il MAMbo Bologna lo conosci e lo cercheresti?

Un articolo del quotidiano La Stampa del 25 Giugno 2017 pubblicava le pagelle dei siti di 30 poli museali nazionali, definendoli “mai aggiornati” e scrivendo che:

I musei nazionali italiani che twittano di più, sono riusciti a creare un legame più stretto con il pubblico grazie ai post su Facebook e Instagram, se ricevono una recensione negativa su Tripadvisor rispondono e provano a capire il problema. I loro siti, però, spesso non sono compatibili con i cellulari, sono poco intuitivi da utilizzare e l’aspetto tecnologico lascia a desiderare.

Il ministro Dario Franceschini indicava questa come una delle prime sfide da superare per gli allora neo-direttori.

Cosa è cambiato nel frattempo? Sostanzialmente nulla…

Se consideriamo poi che il primo ed il secondo lockdown, hanno imposto la chiusura di tutti i Musei italiani, è fondamentale accrescere al massimo le possibilità di essere trovati e visitati in rete, per tener vivo l’interesse e perché ci lavorano diverse centinaia di migliaia di persone!

Una indagine di Expedia del 20 marzo 2020 ha fatto la classifica dei migliori Musei italiani e stranieri da visitare online, dotati di bellissimi tour virtuali e cataloghi digitali delle opere conservate.

I Musei italiani citati sono nell’ordine:

  1. MAXXI, Roma
  2. Musei Capitolini, Roma
  3. Musei Vaticani
  4. Museo del Novecento, Milano
  5. Pinacoteca di Brera, Milano
  6. Museo Egizio, Torino
  7. MAMbo, Bologna
  8. Gallerie degli Uffizi Firenze

Musei su Linkedin: quanti di questi ci sono?

Linkedin, come tutti i Social Media è un motore di ricerca (fra le oltre cose, probabilmente, il migliore), quindi a questo punto sorge spontanea una domanda. Considerato che questi sono tra i più importanti Musei in Italia, quanti di questi Musei sono su Linkedin?

Breve analisi del numero di Musei su Linkedin italiani

Abbiamo fatto una prova cercando su Linkedin la parola Museo, per verificare se, con questa parola chiave molto comune e che chiunque, anche uno straniero, potrebbe utilizzare per trovare la pagina di un Museo al quale è interessato, si trovavano alcuni dei Musei ricordati nell’elenco di Expedia come quelli con i siti più innovativi, questo è il risultato:

  1. Museo Egizio, Torino
  2. Un’agenzia di pubblicità di Santiago
  3. Muse Museo delle Scienze di Trento
  4. Museo delle Culture di Lugano
  5. Un fotografo
  6. Museo della Seta Soncino
  7. Un gruppo che si chiama Museo dell’informatica funzionante
  8. Museo di Archeologia per Roma, che però è la pagina di un progetto dell’Università “Tor Vergata”
  9. Museo di Pietrasanta, che è un evento ormai concluso

Te lo aspettavi? Noi speravamo di no, ma purtroppo ce lo aspettavamo.

Il Museo Egizio di Torino è fra questi il numero uno in tutti i sensi: ha una pagina Linkedin ben costruita e gestita, un eccellente sito internet ed è presente su tutti i principali Social Media, ottimamente gestiti, con una grafica comune a tutti i canali, identificabile e coerente, con un piano editoriale e con contenuti rilevanti, tutto in linea con le principali metodologie dell’Inbound Marketing, un esempio virtuoso tutto italiano, purtroppo però isolato.

Sul resto, l’elenco parla da solo. A questo punto però dirai:

Non avete cercato bene, perché non potrete mai trovare i Musei Vaticani oppure i Musei Capitolini con la parola chiave Museo, provate con Musei!

Hai perfettamente ragione e lo abbiamo fatto, ma il risultato è ancora più sconfortante, ecco l’elenco solo dei primi 4 Musei, su Linkedin italiani, perché il resto non sono Musei:

  1. Musei Vaticani, pagina creata automaticamente da Linkedin e non rivendicata da nessuno
  2. Museimpresa, pagina della Associazione Italiana dei Musei e degli Archivi d’Impresa
  3. Musei Civici di Bassano del Grappa
  4. Musei Fermo

L’unica istituzione museale che compare con un pagina ben gestita con 784 follower, sono i Musei Civici di Bassano del Grappa, che hanno anche un discreto sito e che gestiscono altri Social Media attivamente e con contenuti rilevanti, invece i Musei di Fermo non hanno una pagina, ma un profilo, cosa che ovviamente pregiudica una gestione performante della loro comunicazione. Musei Vaticani e Musei Capitolini non pervenuti…

Musei assenti su Linkedin

La pagina o il profilo personale di Linkedin sono di fatto dei siti, perchè ad ogni pagina o profilo è associato un solo URL ovvero indirizzo internet, quindi la pagina o il profilo possono essere trovati nella SERP dei risultati di Google.

Se hai una pagina aziendale puoi provare anche tu a cercarla su Google e comparirà quella di Linkedin dopo quella del tuo sito aziendale, questo cosa significa? Che un piccolo Museo o una collezione, con poche risorse per fare un sito o per ottimizzare il proprio per la SEO, grazie alla pagina Linkedin ha maggiori possibilità di essere trovato e visitato, sempre che si sappia come costruire una scheda corretta ed efficace, oltre a postare con frequenza contenuti rilevanti e news.

Significa anche che, tutti i Musei italiani, compresi quelli grandi, per fare marketing in modo efficace ed in particolare web marketing culturale, devono avere una pagina ufficiale su Linkedin, soprattutto perché in Italia, attualmente ci sono 13.500.000 profili, quindi altrettanti potenziali visitatori di quei Musei!

Contenuti rilevanti e news per un Museo

Ti abbiamo appena spiegato che la tua pagina o il profilo personale di Linkedin possono essere trovati nella SERP dei risultati di Google.

Ma come creare pagine o account che catturino l’attenzione del tuo potenziale visitatore?

Ecco qui che, sapientemente, entra in gioco l’Inbound Marketing ovvero quella strategia di marketing, nata per il web, che ti permette di emergere nei confronti dei tuoi potenziali visitatori (i tuoi clienti che in gergo Inbound si chiamano Buyer Personas).

La tua pagina per essere strutturata e piena di contenuti rilevanti per creare valore per la tua buyer persona (visitatore/cliente) e soprattutto lo deve:

  • formare
  • informare
  • intrattenere

per fare si che i tuoi contenuti destino la sua attenzione.

Solo se rispetterai questi parametri potrai emergere e creare afflusso/visibilità ai tuoi contenuti e di conseguenza alla tua Istituzione o Collezione.

Sei responsabile di un Museo o di una Istituzione museale oppure vuoi creare visibilità alla tua collezione?
Su LinkedIn ti aspetta un pubblico di oltre 13.500.000 account italiani.

Se vuoi un aiuto da chi da sempre si occupa di cultura e la sa valorizzare su questo Social Media!

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